Scambio di Coppia
il piacere di farmi guardare
di Cpcuriosa60
10.11.2024 |
7.725 |
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"“Vieni anche tu a fare il bagno”
Ti avevo detto che non avevo voglia, l’acqua era fredda..."
Sono sopra di lui, il suo uccello accarezza piano il mio clitoride e muovo con calma i fianchi per assaporare quel lento, delicato massaggio.Lui è passivo, mi lascia fare, perfettamente conscio che voglio condurre il gioco.
Non ha fretta e non sa ancora se mi concederò completamente.
Mi piace quando riesce a trattenersi e a lasciare che mi goda il mio senso di sottile, indolore, dominazione.
Mi dice che lo appaga soprattutto guardarmi, vedermi da sotto in su, la testa leggermente all’indietro, il collo esposto, il seno che ondeggia piano, il mio ventre morbido, arrotondato, seducente, mi dice, anche se invece per me, con l’età che avanza, lo considero sempre con maggiore odio.
Io sto sempre con gli occhi chiusi, sempre.
Mi pare che questo mi protegga dal suo giudizio, che fatico a comprendere dopo così tanti anni e soprattutto dopo che ha potuto vedermi nell’esplosione della mia gioventù
Forse, inconsciamente, godere così tanto di questo preliminare risale ai nostri primi tempi quando l’esplorarsi, la novità, era tutto, era il possibile.
Attendere, assaporare qualsiasi cosa che non fossero gli attimi frenetici dell’ultimo, definitivo atto, che porta al piacere massimo ma anche alla conclusione.
- Ti ricordi quella domenica, eravamo andati al mare con i tuoi amici.
“Vieni anche tu a fare il bagno”
Ti avevo detto che non avevo voglia, l’acqua era fredda.
Ed invece dovevo nascondere il mio desiderio e ti guardavo giocare a spruzzarti con la tua amica e pensavo che ti volevo.
Eri bellissima come sei ora.
- E tu cieco e bugiardo
- Fidati, so quello che dico
Mi illude, mi rassicura, mi consola.
Gli altri, quando entrano nella nostra stanza, a volte esclamano
- E’ così buio
Sono io che lo voglio.
Le candele sono messe apposta in quelle particolari posizioni per favorire il vedo e non vedo.
Dirigo io il gioco di luci, sono la padrona di casa, me lo permettono.
Fa parte del rito, spogliarsi l’un l’altro cercando con le mani i bottoni e le zip.
Ci si conosce un po’ per volta, in un inaspettato e forzato preliminare che anticipa l’atteso raggiungere il letto, fra luci ed ombre.
Ci sarà tempo per stare sdraiati, meglio assaporare le punte delle dita ancora un po’ fredde.
Le altre donne, credo gradiscano, senza vestiti siamo tutte un po’ meno sexy.
C’è chi invece ha protestato, invano.
- A me piace la luce piena del giorno
- Con me non la avrai, le fotografie nei campi assolati avranno altre protagoniste…
E’ stato “di passaggio” ed anche a lui, nel chiaroscuro, è scappato poi un “sei bellissima”.
Mentiva, può darsi, ma non mi importa.
Certo che il suo uccello era sincero.
Ditelo uomini alle vostre donne, loro forse sanno che le ingannate ma è così rassicurante, è carburante per andare avanti.
Cullatele col suono della vostra voce che sussurra un complimento inaspettato.
Toccatele, quando magari sono di fretta e si divincolano ridendo dicendovi "Aspetta, più tardi, forse..."
- Dimmi cosa ti è piaciuto di ieri sera?
- Guardarti, al solito
- Ma cosa in particolare (odio quando mi tortura nel non dirmi tutto subito….)
- Vederti lì, sdraiata, nuda, ferma, come non sei quasi mai.
Lei a fianco a te, ancora vestita invece, che distribuiva lenta l’olio sulle mani e poi ne faceva cadere una goccia, apparentemente a caso sulla tua schiena.
Ma niente era lasciato al caso, l’ho capito, era una danza per i miei occhi, vederla poi toccarti e dentro di me pensavo alla sensazione di sentire la tua pelle, appena unta e calda.
Credo che in qualche momento ho semplicemente dimenticato di respirare.
Ho provato a trattenermi, a lasciarvi sole ma non ci sono riuscito, scusami, avevo promesso di non toccarti, per una volta.
- Dimmi cosa ti è piaciuto di ieri sera?
- Guardare, al solito
- Ma cosa in particolare (uffa, sempre così)
- Voi tre, quell'eccitante, bollente triangolo che lei ha proposto e che vi ha visto accettare divertite.
Ognuna che leccava una passera ed era a sua volta leccata.
Inaspettato, mai visto, vederla che suggerisce le posizioni sul letto e poi si accomoda tra di voi
E la sua testa tra le tue cosce e…basta, basta, vieni qui mi sto eccitando.
La nostra stanza è in chiaroscuro anche ora.
La luce è pigra a penetrare dalle persiane in questa stagione.
In fondo, mi piace.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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